Loris Bertazza e Andrea Leorin sono accomunati da una grande passione: la fotografia. Dall’acronimo dei nomi nasce LorAndre, una collaborazione che ha lo scopo di tradurre in immagini le loro ricerche visive.
Si incontrano nel 2006 condividendo l’uso delle prime reflex digitali. Ben presto però rivolgono la loro attenzione alla ricerca di altre tecniche fotografiche, con l'utilizzo di macchine analogiche, caricate con pellicole in bianco e nero o a colori. Sperimentano la fotografia analogica all'infrarosso, eseguendo nel 2011 un lavoro sui paesaggi della Baviera, di cui una selezione di immagini viene esposta al concorso "Madre Terra" indetto dal Comune di Padova. Nel 2012, presentano la loro prima mostra con stampe in cianotipia dal titolo “Moonlight”, presso la Young Photo Gallery di Padova. Il 2017 è l’anno del progetto fotografico di still life intitolato “Cerberus”, completamente eseguito in analogico dallo scatto alla stampa, esposto presso lo spazio Biosfera di Padova. Nell’anno seguente tornano ad esporre presso il Cortile Pensile di Palazzo Moroni, con la mostra “Storie di Unioni” una serie di ritratti sui diritti civili delle coppie LGBTQIA+. Nel 2024 presentano “The New Buddha”, un viaggio visivo e concettuale attraverso le complesse intersezioni tra tecnologia e identità umana.
Si distinguono in alcuni concorsi a cui partecipano, ottenendo il riconoscimento di migliori autori al contest fotografico "La città della Memoria" promosso da ADE s.p.a. del Comune di Parma e nel 2013 si classificano al primo posto con l’immagine “E(m)paticamente” nell’ambito del premio fotografico “Epatite virale cronica: Il silenzio della malattia” promosso dall’associazione ACE di Roma con la consegna del premio in Senato della Repubblica Italiana.